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e Amministrazioni pubbliche- Negozi
STRATEGIA
GLOBALE - Incentivare
comportamenti ecologici
Emergenza
idrica - Assessore,
ti prego...
Assessore,
ti prego,
fai risparmiare i cittadini
proteggendo l'ambiente.
Facciamo
subito qualche cosa di pratico per fermare la mattanza dell'inquinamento
urbano!
Ecco
alcune tecnologie poco utilizzate ma veramente efficaci, che possono
portare le famiglie, le aziende e le amministrazioni pubbliche a
ottenere grandi risparmi economici e a ridurre subito, drasticamente,
l'inquinamento.
Per
praticità di lettura abbiamo diviso gli argomenti in tre
parti:
Prologo:
le amministrazioni oggi possono ottenere grandi
risultati: risparmio di denaro pubblico, maggiore efficienza dei
servizi, protezione e rigenerazione dell'ambiente.
Azioni
per incentivare i comportamenti
dei cittadini in senso ecologico.
Studiamo
una strategia globale che impedisca la distruzione dell'ambiente.
Macrointerventi che modificano interi settori
della produzione dell'energia, della circolazione e dell'ambiente.
Prologo
Migliaia
di persone muoiono ogni anno in Italia per la situazione disastrosa
delle città. Ridurre l'inquinamento subito è possibile.
Interventi elementari e a basso costo possono permettere di tagliare
del 50% i consumi dell'acqua calda e fredda dei rubinetti, diminuire
del 30% la dispersione del calore causata dal cattivo isolamento
termico degli immobili. Cogenerazione di elettricità e calore,
razionalizzazione degli impianti e delle modalità dei trasporti
potrebbero fare il resto in tempi brevi.
Sostenere le tecnologie ecocompatibili e utilizzarle è l'unico
modo per cambiare radicalmente e rapidamente la situazione.
Chiediamo a tutti gli ecologisti di adottare individualmente queste
tecnologie, di farle conoscere il più possibile e di fare
pressione perché a loro volta le adottino imprese e amministrazioni
pubbliche.
Dopo
un anno di ricerche, verifiche e contatti si è creato un
gruppo di associazioni e aziende innovative in grado di rendere
disponibili concretamente alcune tecnologie rivoluzionarie a prezzi
di assoluta convenienza. Non si tratta di "investire per il
futuro" ma di risparmiare subito migliaia di miliardi dimostrando
che l'ecologia non vuole fermare il progresso ma creare nuova ricchezza
eliminando gli sprechi irrazionali e ottimizzando i consumi.
Sappiamo che convincere la collettività a mettere in pratica
interventi di risparmio energetico che si ripagano solo dopo molti
anni richiede una mutazione culturale che ha tempi lunghi. Per questo
ci siamo concentrati sulle tecnologie a basso costo e di effetto
immediato e abbiamo scoperto che esistono piccole innovazioni tecnologiche
estremamente efficaci e incredibilmente non utilizzate da tutti.
L'effettiva e immediata convenienza di questi interventi può
convincere anche chi è sensibile solo al portafoglio ad adottarle
immediatamente. Quindi riteniamo possibile che un poderoso impegno
in questo senso di tutto il movimento ecologista e progressista
possa cambiare veramente, in tempi brevi, la situazione, innescando
contemporaneamente una situazione di fiducia nelle possibilità
che la tecnologia ci offre e permettendo così di attivare
investimenti ecologici a medio e lungo termine.
Ecco il piano di interventi che abbiamo elaborato in collaborazione
con associazioni e imprese impegnate nel settore delle tecnologie
ecocompatibili.
Azioni
per incentivare
i comportamenti dei cittadini
in senso ecologico.
1-Ridurre
drasticamente le emissioni nocive e i consumi dell'attuale parco
macchine e caldaie per il riscaldamento ottenendo contemporaneamente
un immediato beneficio economico.
Riduzione del 50% del consumo di acqua calda e fredda di
rubinetti e docce attraverso l'installazione di microriduttori e
ottimizzatori del flusso d'acqua.
Risparmiare acqua significa risparmiare una risorsa essenziale che
in molte parti d'Italia scarseggia e che ovunque richiede grande
utilizzo di energia elettrica e materie prime per essere pompata
e potabilizzata.
Chiunque, in pochi minuti, è in grado di avvitare ai rubinetti
di casa un microriduttore dotato non solo di valvola di riduzione
e retina spaccagetto, che miscela aria e acqua, ma anche di un dispositivo
di ottimizzazione del getto basato sulla possibilità di imprimere
all'acqua un movimento vorticoso.
Assommando questi tre risultati simultanei si ottiene un getto altrettanto
efficace e ricco con la metà dell'acqua comunemente utilizzata
per ottenere questo risultato.
Qualunque hobbista o idraulico è in grado di realizzare un
intervento analogo sulla doccia o su lavandini e bidè che
sono sprovvisti di rubinetto con bocchetta filettata. Si tratta
di svitare il flessibile della doccia o dei sanitari per avvitare
un tubo filettato di pochi centimetri contenente una valvola di
secondo tipo, adatta a ridurre e ottimizzare il flusso idrico.
Si tratta di una tecnologia molto più efficiente di quelle
diffuse finora e che oltretutto è in grado di ottimizzare
l'efficienza degli impianti nei quali l'acqua della doccia diventa
improvvisamente fredda se viene aperto un altro rubinetto.
Si ottiene così un triplo risultato: diminuire il consumo
di acqua, e di acqua calda in particolare, del 50% con una parallela
diminuzione del consumo di combustibile per scaldare l'acqua e ridurre
così le spese e l'inquinamento e, al contempo, si ottiene
maggiore confort. Il dispositivo che abbiamo selezionato tra i molti
in commercio è particolarmente efficiente, costruito in resina
apossidica polarizzata che non viene intaccata dal calcare e offre
perciò 2 anni di garanzia. http://www.commercioetico.it/ridutflusso/index.html
Ridurre del 20% il consumo di elettricità
e detersivi delle lavatrici.
Si tratta essenzialmente di un elementare intervento di economia
domestica e buon senso. La maggioranza delle lavatrici viene utilizzata
attingendo acqua fredda che poi viene riscaldata dal boiler elettrico
interno all'elettrodomestico. Collegando la lavatrice all'impianto
di acqua calda centrale e non utilizzando così i piccoli
e dispendiosi boiler interni alle lavatrici si ottiene un grande
risparmio di corrente elettrica in grado di ripagare rapidamente
la piccola spesa necessaria per la modifica.
Si tratta di un piccolo intervento che deve essere realizzato da
un idraulico e che consiste unicamente nel collegare un tubo dell'acqua
calda alla lavatrice.
Il risparmio può essere poi incrementando montando all'ingresso
dell'acqua un decalcificatore magnetico che sciogliendo il calcare
e privandolo della sua capacità di fissarsi rende l'acqua
più dolce e permette di lavare a temperature inferiori risparmiando
contemporaneamente il 50% del detersivo. Il costo del dispositivo
è di 100 euro circa.
Ridurre la dispersione di calore dei caloriferi posti sulle pareti
delle case che danno sull'esterno.
Permette di aumentare almeno del 5% l'efficienza di ogni calorifero.
Si tratta di un microintervento che consiste nell'inserire un foglio
di materiale isolante, termoresistente, atossico e ignifugo tra
il calorifero e il muro. In questo modo il calore non finisce per
disperdersi nel muro a contatto con l'esterno e resta in casa.
L'efficienza dell'intervento aumenta notevolmente in caso di muri
non coibentati a sufficienza.
Se
solo il 30% delle famiglie e delle imprese di una città applicasse
queste semplici innovazioni otterremmo la riduzione dell'inquinamento
urbano del 10%, e un abbassamento dei picchi di tossicità
anche maggiore. L'esperienza di questi decenni di interventi di
riduzione dell'inquinamento portati a termine con successo in molte
città come Los Angeles e Chicago ha dimostrato che un abbassamento
del 10% della tossicità dell'aria produce immediatamente
una diminuzione del 30% delle patologie più diffuse provocate
dall'inquinamento.
Ottenere questo risultato sarebbe una dimostrazione tangibile enorme
delle possibilità concrete di cambiare la situazione e convincerebbe
molti a imitare questi comportamenti e la collettività a
intraprendere misure a più largo respiro e con tempi più
lunghi di ammortamento economico.
Clicca qui per leggere una relazione
riassuntiva sugli interventi a medio termine per risolvere concretamente
il problema dell'inquinamento e dell'aumento della quota di anidride
carbonica nell'aria.
Macrointerventi
Studiamo
una strategia globale
che impedisca la distruzione dell'ambiente.
Incentivare
l'uso di mezzi pubblici e l'istituzione di aree chiuse al traffico
privato
Il modo più efficiente strategicamente di ridurre l'inquinamento
delle auto è quello di cambiare la cultura del trasporto
stesso puntando sull'uso collettivo dei mezzi. Si otterrebbe non
solo la diminuzione dell'inquinamento ma anche un taglio drastico
ai tempi di percorrenza di tragitti urbani facendo risparmiare ai
cittadini e alle imprese migliaia di ore ogni anno sprecate per
muoversi incolonnati a 3 chilometri all'ora. Nelle città
italiane la velocità media di movimento è inferiore
ai 15 chilometri orari. Su questo punto essenziale si è già
scritto tanto che preferiamo non dilungarci ulteriormente.
Incentivare l'uso di biciclette tramite l'istituzione di piste ciclabili
in tutta la città.
È una soluzione praticata da decenni in molte città
d'Europa. Amsterdam e Kopenhagen devono il loro basso livello di
inquinamento in gran parte ai milioni di cittadini che si spostano
in bicicletta, incoraggiati dalle innumerevoli corsie vietate alle
auto.
Sostituire il gasolio con biodiesel e la
benzina con alcool metilico (come avviene da 30 anni
in Brasile) ottenendo così l'abbattimento del 90% delle polveri
emesse e l'abbattimento del 100% dei cancerogeni contenuti nei derivati
dal petrolio. L'uso di biocarburanti inoltre non contribuisce all'aumento
della quota di anidride carbonica nell'aria e, anzi, contribuisce
alla riduzione dell'effetto serra.
Parallelamente
alla conversione dei mezzi da benzina ad
alcol si può proporre la trasformazione per l'alimentazione
a gas (metano e gpl). La diffusione dell'uso del gas
è fortemente contrastata attraverso il mantenimento di un
basso numero di impianti di rifornimento. Un vero assurdo.
Incentivare
il trasporto su rotaia e via acqua.
È risaputo che, specie in Italia, si fa un uso irrazionale
delle vie di comunicazione privilegiando in modo selvaggio il trasporto
su strada. Un drastico cambiamento di questo malcostume è
auspicabile anche se richiederebbe pesanti e fattivi interventi
per migliorare il servizio ferroviario, decisamente scadente. Sarebbe
poi necessario e urgente ripristinare la navigabilità e l'utilizzo
commerciale della rete italiana di fiumi, canali e porti marittimi
che è ricchissima ma in parte abbandonata e in parte decisamente
sottoutilizzata.
Diffondere
il più possibile nelle città e lungo le arterie di
comunicazione le piante in grado di assorbire le sostanze inquinanti.
Anche in questo settore esistono esperienze decennali che hanno
ottenuto risultati eccellenti. Si tratta per lo più di piantare
piccole piante e cespugli perenni in grado di prosperare anche su
terreni poveri e adatti a essere messi a dimora in tutte le aree
inutilizzate, lungo strade e ferrovie, nelle aiuole, nei parchi,
sui balconi e dentro le case. Sono belle, richiedono poca o nessuna
manutenzione. Il loro effetto è minimo preso singolarmente
ma qualche milione di piante può modificare sensibilmente
la respirabilità dell'aria di una grande città.
Realizzare grandi opere di riforestazione e recupero dello strato
di humus del terreno nei boschi impoveriti.
Realizzare
sistemi passivi di captazione dell'acqua per fronteggiare
la desertificazione e il riscaldarsi del clima.
Realizzare
sistemi di raccolta differenziata dei rifiuti, di compost
e di riciclaggio. Organizzazione e supervisione di cooperative sociali
(disabili, soggetti in difficoltà) che prendano in gestione
il settore.
Realizzare
sistemi passivi di riciclaggio delle acque di fogna tramite fitodepurazione
in filtri di sabbia in vasche all'aperto. Si ottiene acqua per l'agricoltura
e per gli scarichi domestici.
L'alimentazione con acqua di recupero degli sciacquoni è
già stata inserita con successo in molte realizzazioni abitative
sperimentali ed è autorizzata da una circolare dell'Unione
Europea e del Ministero dell'Ambiente. Permette di risparmiare più
del 30% dell'acqua potabile.
Un'attenzione
particolare all'emergenza idrica.
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