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GESÙ AMAVA LE DONNE
E NON ERA BIONDO

Mi sono spariti gli ebrei

Continua da pag. 1

La mia curiosità sulla storia di Gesù è esplosa grazie alla lettura di un libro molto dotto sulla storia degli ebrei.
A un certo punto, mi arriva sotto gli occhi una frase che mi fa letteralmente sussultare. Così, come se niente fosse, mi si dice che Carlo Marx, Sigmund Freud e qualche altro grande studioso di origine ebraica, sostengono che gli ebrei non esistono. Cioè non è che si siano estinti, ci sono ancora ma non sono ebrei.
Come?!? Mi dico, gli ebrei non sono ebrei? Rileggo. Sì, è proprio così. Nel senso che non sono una razza omogenea ma un branco di schiavi e disperati in fuga dall'Egitto. Infatti, tra il 1.800 e il 1.500 a. C. molti popoli nomadi della Palestina o del Sinai si recarono in Egitto. Costretti in miseria si chiedevano per quale motivo dovessero continuare a campare di stenti mentre gli egiziani facevano sfoggio d'ori e ricchezze. Così fuggirono a quei loro padroni emigrando in massa verso nuove terre. Questa massa in fuga non era, però, accomunata né dalla lingua e nemmeno dalla cultura e, probabilmente, la maggior parte di loro Abramo non sapeva nemmeno chi fosse.
È come se improvvisamente gli extracomunitari che vivono a Milano decidessero di emigrare tutti assieme da qualche altra parte. E in mezzo si trovano cinesi, senegalesi, marocchini, cileni, ecc. Si crea così una comunità multirazziale dove "extracomunitario" acquista il significato di popolo. E loro a un certo punto emigrano tutti da Milano e vanno a vivere, chessò, in Albania e lì fondano lo stato "Extracomunitario" e fra 2000 anni sono considerati una nazione come appunto oggi gli israeliani. E i tedeschi si incazzeranno e vorranno sterminarli. Però non sono una razza: alcuni sono neri, altri hanno gli occhi a mandorla.
E questo spiega perché non esista un'identità fisica tra gli ebrei, ce ne sono addirittura molti che sono neri. Sì, non mi è entrato nel cervello il baco del millennio. Sto dicendo una verità scientifica, oltre che storica. Chi erano, dunque, questi ebrei?

Freud stesso affermò che Mosè era un egiziano. E forse era pure un uomo di colore.
Non esiste nessun documento storico che lo indichi come non egiziano e tantomeno come ebreo. Prima di lui non c'è nessun cenno all'esistenza di un popolo ebraico. In effetti, l'intera popolazione semita risulta essere il frutto dell'ibridazione (avvenuta intorno al 4.000 a.C.) tra gli abitanti neri di quella zona del nord Africa e gli invasori nordici. Insomma, molti dei componenti delle dodici tribù d'Israele erano di colore.
Lo storico romano Tacito scrisse precisamente che i giudei erano una razza di origine etiope. Nella Bibbia si legge: "Non siete forse per me come il popolo dei Kusciti, o figli d'Israele?" (Amos versetto 9,7). E Kusciti era l'antico nome degli Etiopi. Gli ebrei dell'epoca erano quindi, per buona parte, uomini di colore. Il termine stesso Semita potrebbe derivare da Semi che significa metà. Ma metà di cosa? Probabilmente metà neri e metà bianchi, o meglio mulatti. Tutti sanno che i caratteri somatici negroidi sono geneticamente dominanti.
Quindi potevano gli ebrei successivi essere bianchi? Poteva Gesù avere biondi capelli e occhi azzurri? Le prime immagini di Gesù ce le offrono le catacombe di Roma. In esse Gesù e la madre erano di carnagione molto scura... o, se preferite, fortemente abbronzati.
Il primo Dio che gli ebrei immaginano è color della pietra di diaspro e di sardio che sono pietre scure (Apocalisse 4,3) e in Daniele (7,9) Dio ha i capelli "come lana pura" cioè ricci come quelli degli uomini di colore. Il popolo ebreo era dunque un'unione di tante tribù probabilmente in maggioranza mulatte. Soltanto la Bibbia sostiene che gli ebrei esistessero veramente come popolo, con una sola cultura, un'unica lingua e, soprattutto, un Dio esclusivo.

***

Ma andiamo per ordine. All'interno della società egiziana (secondo Freud tra il 1358 e il 1350 a.C.) ci furono grosse tensioni che portarono molti, in maggioranza stranieri di umili condizioni, a non essere soddisfatti della loro situazione.
In quell'epoca il mondo era scarsamente popolato ed essi decisero di andarsi a cercare una nuova patria. Migrazioni di questo genere non dovevano essere rare nel 1300 a.C.
Rifiutare il dominio egiziano significava soprattutto non dover più adorare gli dei di quel popolo. Così, probabilmente, qualcuno propose di adottare una nuova religione creata attingendo alle tradizioni delle diverse etnie che componevano l'orda dei fuggitivi. Essi attinsero per lo più dalla tradizione mediorientale, dalla quale discendono le figure di Adamo ed Eva, Abramo, Noè (che infatti sono comuni anche alla fede Islamica).
Fu probabilmente l'esigenza di unificare questa grande banda di fuggitivi, superando le differenze etniche interne, a suggerire l'idea di un unico Dio. Ma non dovette essere facile riuscirci perché ai tempi si credeva per lo più che ogni fenomeno, ogni luogo, ogni specie animale avesse un Dio che li animava. La stessa idea spiegava perché popoli diversi avessero divinità differenti. Avere un proprio Dio da adorare era perciò un passo essenziale nell'amalgamare un popolo.
E non a caso la storia dell'esodo biblico è piena di episodi nei quali Mosè deve faticare non poco a imporre la nuova fede nel Dio unico. Appena si distrae un attimo subito saltano fuori le vecchie divinità. Anzi, potremmo dire che l'intero Antico Testamento è un continuo recriminare per l'allontanamento del popolo eletto dalla retta via...

Vi ricordate la storia del vitello d'oro? "Il popolo, vedendo che Mosè tardava a scendere dalla montagna, si affollò intorno ad Aronne e gli disse: «Facci un dio che cammini alla nostra testa, perché a quel Mosè, l'uomo che ci ha fatti uscire dal paese d'Egitto, non sappiamo cosa sia accaduto»... [Aronne] ottenne un vitello di metallo fuso...costruì un altare davanti al vitello...
...E allora il Signore disse a Mosè: «Va, scendi, perché il tuo popolo, che tu hai fatto uscire dal paese d'Egitto, si è pervertito. Non hanno tardato ad allontanarsi dalla via che io avevo loro indicata!...»"
(Esodo 32,1)

E qui Mosè si arrabbia come un paguro e fa uccidere tremila ebrei. Anche il fatto che per buona parte della Bibbia si parli di guerre tra le diverse tribù di Israele, che solo raramente riescono a restare unite più di una settimana, ci fa sospettare che, più che un popolo, gli ebrei fossero un'orda che ci ricorda quella degli schiavi ribelli guidati da Spartaco, il generale gladiatore di epoca romana. Questa storia che la Bibbia non fosse tutto oro colato (ne riparleremo nel sesto capitolo) mi accese di curiosità. Avevo sempre avuto un po' di imbarazzo verso la figura di Gesù. Per esempio, non capivo perché a un certo punto se la prenda con un fico soltanto perché non ha fatto dei frutti fuori stagione. E Gesù addirittura si arrabbia e con un gesto lo fa seccare!
Così iniziai la ricerca.


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