Il racconto

QUI TROVI LA RISPOSTA.
QUAL È LA DOMANDA?

Racconto giallo interattivo multimediale galattico
sul senso della vita
(Modestamente)

(Continua da pag. 3)

Aveva chiacchierato con una decina di persone, poi era stato agganciato da una signora bionda specialista in massaggio craniosacrale che alla fine gli aveva offerto un trattamento. Aveva accettato sperando che incontrandola di nuovo gli avrebbe svelato qualche elemento utile a capire tutta la storia. Era stato un massaggio molto bello al quale ne erano seguiti altri. I dolori alla schiena di cui soffriva erano scomparsi nel giro di un mese ma non aveva saputo nulla dalla massaggiatrice. Era convinto che quella fosse una pista che non portava da nessuna parte ma comunque si era iscritto ai corsi di yoga del centro. Sicuramente aveva imparato a rilassarsi un po' di più. Non erano arrivate altre lettere e in effetti, fino all'incontro con Lanzacurte in libreria, aveva smesso di preoccuparsi di tutta la storia delle mail. Michele era un po' deluso, alla fin fine non aveva scoperto niente di nuovo. In più sapeva soltanto di non essere solo lui il prescelto. Ce n'era un altro.
Erano i soli? Si rividero il giorno dopo a pranzo e insieme visitarono sia la palestra di Chang che il centro Prana Yoga sperando che vedendo insieme i due posti venissero loro delle idee. Ma non arrivarono a niente. Allora decisero di fare un tentativo: scoprire se c'era qualcun altro che avesse ricevuto i numeri vincenti del Lotto.
Ognuno tirò fuori 1 milione e comprarono uno spazio pubblicitario su un grande quotidiano, diceva: "Hai ricevuto una e-mail che ti dava i numeri vincenti del Lotto? È successo anche a noi. Scrivici". Seguiva un indirizzo di posta elettronica che avevano
creato apposta. Ma nessuno rispose all'annuncio. Evidentemente le lettere erano arrivate solo a loro due o comunque a un gruppo molto ristretto di persone. Magari c'erano solo altre due persone che le avevano ricevute, magari in un'altra città o in un'altra nazione.
Trovarle sarebbe stata un'impresa impossibile. E questo li convinse ancor di più della straordinarietà del loro incontro. Da allora continuarono a vedersi una volta alla settimana. Anche se non c'erano mai novità quell'appuntamento faceva piacere a tutti e due. Era rassicurante per entrambi avere un compare che condivideva quella strana storia.

Poi una mattina a Michele arrivò una e-mail: "Sono passati alcuni mesi e tu hai potuto constatare che la tua vita è cambiata in meglio. Forse ti sarai chiesto chi ci sia dietro questi messaggi e perché agisca. A questo punto è ora di svelare la natura del gioco.
Sei stato vittima di un complotto. Ma si tratta di un complotto benefico. Il nostro unico scopo è di aiutare l'umanità a evolversi.
Siamo convinti che il modo più semplice per aiutare qualcuno a realizzare la sua potenzialità sia quello di offrirgli informazioni esatte sul mondo e, soprattutto, rafforzare la sua fiducia in se stesso. Ma questo è molto difficile da ottenere perché ogni persona è vittima di una quantità incredibile di suggestioni.
Allora abbiamo creato questo 'Grande Complotto' che è un gioco di suggestione positiva. L'idea è nata a uno strano tipo che aveva molti soldi e voleva fare del bene. Ma tutto quello che gli veniva in mente di fare non gli sembrava veramente utileŠ Alla fine egli elaborò la 'Legge della trasmutabilità del bene'. Questa legge fisica dice che se si trasforma il denaro in bene per una persona poi questa ritrasformerà il bene ricevuto in denaro che reinvestirà accresciuto nel bene per qualcun altro.
Siccome la sua idea venne derisa e giudicata totalmente ascientifica egli decise di dimostrarla attraverso il Gioco.
Investì molto denaro su molte persone e attualmente è riuscito a creare una catena di benefici che si sta estendendo e che complessivamente sta producendo risultati non ottenibili in nessun'altra maniera. È ormai da tempo che l'iniziativa del nostro benefattore si è esaurita ma noi, che a nostra volta siamo stati beneficati dal gioco, desideriamo proseguire l'opera del nostro maestro seguendone il copione che più sotto illustreremo. Forse anche tu reputi che questa sia stata un'esperienza che ti ha aiutato a crescere spiritualmente e umanamente. Forse anche tu vorrai regalare a qualcun altro quello che è stato regalato a te.
Chi in questo momento ti scrive è passato prima di te in questa esperienza. I veri vantaggi li ho visti negli anniŠ E l'anno scorso ho deciso che mi sentivo di valutare finalmente molto positivamente l'essere stato al centro di questa macchinazione. Per questo ho deciso di utilizzare un po' dei soldi che nel frattempo ho guadagnato per finanziare quest'esperienza a beneficio di 5 predestinati.
Spero che anche per te questo regalo da parte di una persona sconosciuta sia risultato gradito."

Seguiva il "Canovaccio del Gioco".
Michele leggeva attentamente lo scritto ma sul testo si sovrapponeva il viso di Anita. Era in preda a una sensazione simile alle vertigini che dà una quantità eccessiva di ROM. Il messaggio continuava:

Fase 1

Si inviano 16 200 lettere divise in 90 gruppi di 18 lettere. Le 18 lettere di ognuno dei 90 gruppi sono uguali.
Ai primi 18 si annuncia che uscirà il numero 1 sulla ruota di Milano. Al secondo gruppo di 18 si dirà che uscirà il numero 2 sempre sulla ruota di Milano. Al terzo il 3. Al quarto il 4 eccetera. Nel Lotto ci sono solo 90 numeri.
Quindi c'è la certezza assoluta che per ognuno dei 5 numeri estratti su ogni ruota ci siano 18 previsioni giuste. Visto che i numeri che vengono estratti sono 5 ne risulta che è certo che 5 gruppi di 18 persone avranno ricevuto una previsione giusta. Cioè abbiamo 90 persone che sono molto incuriosite e forse hanno giocato e vintoŠ Il gioco si ripete ma questa volta ci sono 90 persone a cui sono suggeriti i 90 numeri del lotto. Uno a testa. Vinceranno perciò in 5 perché 5 sono i numeri estratti. Sono i 5 predestinati. E lo sono veramente. Il caso li ha scelti. Il caso non fa mai errori perché lavora sui grandi numeri.
Spara nel mucchio.

Seconda fase.
Dovrai studiare un modo diverso per aiutare ognuno dei 5 prescelti facendo molta attenzione al fatto che non si incontrino mai. Se parlassero tra di loro potrebbero scoprire il trucco del gioco. Se uno dei prescelti lo ha trovato nell'elenco degli abbonati a un giornale potresti mandare una mail con una parola strana e poi potresti comprare uno spazio su quel giornale e fare pubblicare una pubblicità di mezza pagina dove metterai quella parola insolita. La coincidenza potrebbe colpire l'attenzione del prescelto. E se la pubblicità sul giornale parlerà di un centro Zen lui (o lei) si precipiterà a vedere chi c'è dietro quella pubblicità. Così sarà attirato in un centro di ricerca spirituale dove lavora un maestro di tua fiducia. Non dovrà saperne niente nessuno, neanche il maestro. Terrai dentro questo centro un'altra persona che aiuti il prescelto nei primi passi dell'autoascolto. E ovviamente dovranno essere predisposte 5 palestre diverse e 5 diverse persone che introducano i prescelti. Queste 5 persone dovranno essere informate solo a grandi linee del progetto.
Ovviamente tutto questo comporterà un cospicuo investimento di denaro. La palestra è un punto importante del piano ma non essenziale. È solo un accessorio, come è un accessorio la presenza del 'facilitatore'. Quindi se non riuscirai ad 'agganciare' e aiutare un 'prescelto' non preoccuparti. Una volta che nella mente si è insinuata l'idea
di essere 'prescelto' il fenomeno di risveglio della persona è quasi spontaneo. Trova una sua forza propria. Perché contiene la verità: ognuno di noi è prescelto dalla vita per esperire una meravigliosa potente avventura. Noi perdiamo la capacità di ascoltarla per mancanza di fiducia. Il Gioco regala la fiducia. Il resto è come un fiume in piena. Il meglio avanza con spontanea leggerezza inarrestabile.
Spero sia stato così anche per te".
Michele era frastornato. Dovette leggere 2 volte il testo per capirne fino in fondo le implicazioni. La prima reazione fu di rabbia. Si sentì defraudato di qualcosa.
Avevano giocato con lui come se fosse stato un ratto da laboratorio. Lo avevano manipolato come un topo nella gabbietta che impara a uscire per trovare il cibo. Ed era incazzato di scoprire che non c'era nulla di soprannaturale in quello che aveva vissuto. In fondo ci aveva sperato. Invece non esisteva nessuno capace di prodigi come conoscere in anticipo i numeri del Lotto. Questo gli spiaceva, da un certo punto di vista. Mise l'acqua sul fuoco per prepararsi un the. Capiva anche che c'era una logica in tutto il discorso.
Era scioccato per come era caduto nella trappola delle vincite al lotto. Doveva ammettere che l'idea era geniale. E lui ci era cascato perché era incapace di avere una visione complessiva degli avvenimenti. Si sentiva offeso per la manipolazione che aveva subito. Chi dava loro il diritto di giocare con la sua vita?
Ma non poté non ammettere l'evidenza: chi aveva giocato con la sua vita aveva fatto prima di lui quella esperienza. E l'aveva sentita tanto positiva da volerla replicare per un'altra persona. Poteva essere una balla anche questa. E poi anche chi subisce episodi di violenza spesso è motivato a far quello che ha subito su qualcun altro.
A liberarsi dall'angoscia dell'umiliazione provando a vivere il ruolo dell'umiliatore. Succede ad esempio ad alcuni che da bambini sono stati violentatiŠ
Non riuscì però a non vedere che in effetti la sua vita era cambiata. Le vincite al Lotto, i messaggi, la storia del 'Prescelto', l'incontro con Chang e Anita, lo avevano comunque suggestionatoŠGli avevano fatto immaginare la sua vita come un'avventura che avesse uno scopo di cui lui era il protagonista.
"Sei protagonista della tua vita?"
Allora tutto cambia. Ascoltare gli altri diventa un gioco gradevole. Osservare i particolari della realtà per conoscerla ed evitare i contrattempi della vita non è più una noiosa incombenza dalla quale fuggire al più presto.
Diventa un gioco maniacale, divertente come un puzzle. E se tu ascolti veramente i tuoi desideri, ti regali il tempo per sognare, stai a sentire gli altri, osservi i particolari, allora l'universo cade ai tuoi piedi perché hai trovato la chiave che apre le porte della vita. E lui sentiva che, lentamente, la sua vita cambiava in quella direzione. In fin dei conti non gli era andata male.
Senza quella manipolazione non avrebbe mai iniziato a vivere come se la vita fosse un film e non avrebbe mai incontrato Anita. Sentì una fortissima nostalgia per lei. In quei mesi l'aveva pensata molto spesso alternando la rabbia ai sospetti al desiderio. Era stato l'aspetto più sgradevole di quel periodo. Gli era mancata. Sollevò la cornetta del telefono e compose il numero di quel cellulareŠ Aveva provato tante volte a chiamarla ma rispondeva sempre la segreteria telefonica. E lui a volte le lasciava messaggi. Le raccontava di quel che faceva e pensava. Le faceva domande. Insinuava. Sperava sempre che lei fosse lì ad ascoltare e che schiacciasse il tasto per aprire la conversazione. Il telefono suonò e una voce rispose:" Ciao Michele, avevo proprio voglia di sentirti!"
Lui fu preso in contropiede. "Ma non sono ancora passati 12 mesi". "12 mesi erano troppi, ho cambiato idea. Solo gli stupidi non cambiano idea". Disse lei con il riso nella voce.
Lui lasciò andare un profondo sospiro di sollievo. Sentì che qualche cosa, una sacca vischiosa che lo aveva trattenuto, perdeva consistenza.
"Sono contento di sentirti". Disse lui.
"Hai voglia di vedermi?"
"Sì".
"Suppongo di amarti".
"Anch'io".
"Quando ci vediamo?"
"Subito".
"Faremo l'amore?"
"Certamente".
E lui socchiuse gli occhi e sentì che vivere aveva un senso.
"Dove ci vediamo allora?" disse lei.
"In quel ristorante dove fanno le frittelle di verdura". Propose lui. "Va bene, allora prima mangiamo. Ma ti avviso che sotto i vestiti sarò nuda".

Stava camminando per andare all'appuntamento. Era notte. Ascoltava i suoi piedi appoggiarsi sul terreno e si sentiva estremamente vivo. L'avrebbe rivista. Viviamo in un universo creato da un grande Dio, uno che gli piacciono le avventure e i colpi di scena. E non riesci mai, fino all'ultimo, a prevedere quali incredibili occasioni ti metterà davanti. Vivile con tutta la tua passione. Non risparmiarti. La passione è
inesauribile. Più ami, più desideri, più dai, più cerchi e più le possibilità del mondo si danno da fare per te.
Se segui il gioco delle assonanze e delle coincidenze. Se ascolti. Se non ti prendi sul serio e conservi la leggerezza imparerai a fare il surf sulle colossali onde della risata cosmica. Le leggi del caos si divertono a prenderti in giro infilando nella tua vita sprazzi di assurdità. Non averne paura. Sono i bonus del flipper cosmico. Quando finisci dentro una bolla di assurdità, sfruttala, trova il lato comico, rigirala e usala come paracadute. Nel mondo non esiste nessuna vera minaccia.
Nessuno può rubare il tuo corpo, vivere la tua vita o privarti del tuo passato. Nessuno può costringerti a fare qualche cosa che non vuoi se preferisci morire che farla. E il dolore non può mai superare una certa soglia perché sennò svieni o impazzisci o muori. Insomma questo è un mondo sostanzialmente giusto.
Se ti piace puoi viverci, ha i suoi difetti e forse dovevi nascere più alto e più biondo e più ricco. È tutta colpa di un merdoso baco del sistema che si è fottuto un file durante il download. Cazzo vuoi farci?
Per il resto comunque se vuoi partecipare allo show hai notevoli possibilità di farti veramente un giro turistico incredibile e selvaggio. Non farti fregare dalle apparenze e vai. Cerca di capire sempre che, comunque, è un grandioso gioco di suggestioni e manipolazioni. La vita è una forma di suggestione. Per questo c'è sempre il punto dove fa ridere. Piazzati dentro e usalo per creare la tua leggenda.
Tu sei una creatura unica.
Vai splendido essere!
L'universo non sarebbe lo stesso senza di te.

Note
* Incostanza? No, metodo. Stavo scrivendo un libro e mi sono interrotto per iniziarne un secondo e quando ero quasi alla fine ne ho iniziato un terzo che poi ho lasciato a metà per passare a questo che sto scrivendo. Non porterò mai a termine nessun libro? Balle. Facendo così ho molte più probabilità di finire un buon libro perché scrivo solo quando ne ho voglia e solo sull'argomento che mi attrae in quel momento. Il mio inconscio è un tipo ordinato e per niente dispersivo. Mi affido a lui per la programmazione del lavoro e i tempi. Tant'è che ho pubblicato 32 libri e ne ho un'altra decina quasi pronti.
Tutto il tempo che perderei a programmare il lavoro e a impormi di lavorare su qualcosa quando non ne ho voglia lo investo ad arrotondare le parole così che rotolino meglio.

Appendice 1
Parti mielose censurate. Arpeggio. Lei avrebbe arpeggiato sui fili della sua anima come un petalo di rosa arpeggia con il corpo delle nuvole. Caldo, zucchero a velo e sciroppo scivolano lentamente sul ciglio dell'impossibile urto morbido del piacere al vertice dello sterno come un pugno da dentro, inoffensivo, che ti spara fuori l'anima dal naso e dalle orecchie.
Il tutto volando sulle tue spalle e scendere giù dal seno e poi ficcarsi tra le tue cosce e scendere come su un lento toboga sentire i tuoi peli perdersi in riccioli contro di me, porta di scherzo, di solletico e di sfida, oltre la quale umida, e rigogliosa, scivolosa oltre ogni limite, vulva. Si entra cantando canzoni peniche molto ritmate. Avanti. Indietro.
Fermi. 1, 2, 3. Avanti. Fermi. 1,2,3,4,5. Il mare di biglie indivise e calde irrompe sulla linea dei tendini dei muscoli che diventano liquidi viscosiŠ (Punto, punto; punto.)
A capo.

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